Dall’Agriturismo Il Casale degli Ulivi puoi facilmente arrivare nel cuore di Roma in soli 25 minuti di treno. Basta raggiungere la stazione di Campoleone (distante circa 9 km) e prendere uno dei numerosi treni regionali per Roma Termini.
Da stazione Termini puoi muoverti tranquillamente a piedi o con la Metro e raggiungere Piazza Venezia, Via dei Fori Imperiali, il Colosseo, il Campidoglio, Via del Corso, Fontana di Trevi, Trinità dei Monti, Il Pantheon e Piazza Navona.
Una giornata speciale tra storia, architettura, shopping e la magica atmosfera della città eterna. Ti proponiamo dei mini tour della durata di 4/5 ore per ottimizzare al meglio la tua giornata romana.
La Roma Imperiale
Via dei Fori Imperiali, Colosseo, Domus Aurea
Da Stazione Termini puoi raggiungere a piedi Piazza Venezia (circa 20 min) e trovarti nel cuore della Roma Imperiale. A segnare l’inizio del tuo percorso è l’Altare della Patria, o Vittoriano, che bianco ed imponente ti invita ad entrare, alla sua destra, nella scenografica Via dei Fori Imperiali. Aperta nel 1932 con il nome di Via dell’Impero, prende la sua attuale denominazione dai resti monumentali dei Fori di Cesare, Augusto, Nerva, della Pace e di Traiano che si possono ammirare percorrendola. E’ possibile anche visitare i fori internamente tramite visita guidata.
Consiglio: per godere di un panorama unico dei Fori, ti consigliamo di salire sulla scalinata del Campidoglio (alla sinistra dell’Altare della Patria), attraversare la piazza e scendere dalla parte opposta in via di S. Pietro in Carcere, passando sotto la Lupa Capitolina.
Degno termine visivo di Via dei Fori Imperiali è il Colosseo, conosciuto come Amphitheatrum Flavium; è il più grande anfiteatro romano al mondo, nonché il più imponente monumento dell’antica Roma giunto fino a noi. Anche il Colosseo è visitabile internamente su prenotazione. Proseguendo dritto, oltre il Colosseo, sulla sinistra inizia una stradina in salita: via della Domus Aurea. Percorrendola per circa 50 metri troverete l’entrata della Domus Aurea, la villa urbana costruita dall’imperatore Nerone dopo il grande incendio che devastò Roma nel 64 d.C.
Cenni storici interessanti: La Domus Aurea doveva essere per Nerone l’ostentazione della sua grandezza. Più che di una semplice costruzione si è trattato di un vero e proprio intervento di architettura paesaggistica. Dopo l’incendio che devastò buona parte del centro urbano, Nerone ordinò l’espropriazione di un’area complessiva di circa 80 ettari che si estendeva tra il Palatino, l’Esquilino e il Celio. Qui costruì la sua domus urbana prevalentemente d’oro, comprendente terme, padiglioni per le feste, e il colossum (una statua in bronzo di circa 35 metri raffigurante se stesso, vestito con l’abito del dio-sole romano Apollo). La maggior parte della superficie era occupata da giardini al centro dei quali si trovavano boschi, vigne e un laghetto, sul quale sito sorgerà più tardi il Colosseo.
Dopo la morte di Nerone la domus fu saccheggiata e interrata per fare posto alla costruzione delle Terme di Traiano, rimanendo per secoli sepolta, fino a quando, alla fine del XV secolo, un giovane romano cadde accidentalmente in una fessura sul versante del colle Oppio e si ritrovò in una strana grotta, piena di figure dipinte. Ben presto i giovani artisti romani presero a farsi calare su assi appese a corde per poter vedere gli affreschi della Domus che per tutto il Rinascimento furono fonte di ispirazione per artisti come Pinturicchio, Raffaello e Michelangelo che diffusero in tutta Italia i dipinti grotteschi.
Gli scavi per portare alla luce tutti gli ambienti della Domus Aurea sono ancora oggi in corso. Nel maggio 2019, durante dei lavori di restauro, gli archeologi del Parco Archeologico del Colosseo hanno casualmente scoperto un ambiente mai esplorato prima. Si tratta di una stanza a volta alta 4,5 metri, dalle pareti decorate con affreschi ben conservati e raffiguranti il dio Pan, pantere e una sfinge, il che le è valso il nome di Sala della Sfinge. Inutile dire che la Domus Aurea merita una visita per la quale è necessaria una prenotazione obbligatoria.
Qui finisce il tuo tour nella Roma Antica. Per tornare alla Stazione Termini puoi scendere nuovamente su Via dei Fori Imperiali e raggiungere la stazione Metro B, Colosseo (Direzione Ionio o Rebibbia – 2 fermate).
Shopping e Cultura
Quirinale, Fontana di Trevi, Trinità dei Monti
Da Stazione Termini dirigiti a sinistra su via Cavour e poi a destra su via Amendola. Ancora a sinistra imbocchi via del Viminale e passerai davanti al Teatro dell’Opera di Roma per poi proseguire verso il Palazzo del Quirinale, uno dei simboli dello Stato italiano, posto sull’omonimo colle e affacciato sull’omonima piazza. Dal 1870 fu la residenza ufficiale del Re d’Italia e dal 1946 del Presidente della Repubblica Italiana. Nella piazza è possibile osservare l’obelisco del Quirinale, uno dei tredici obelischi antichi di Roma, posto sopra la Fontana dei Dioscuri.
Attraverso i vicoli tipici del centro storico di Roma in pochi minuti si raggiunge la maestosa Fontana di Trevi, costruita su una facciata di Palazzo Poli e ancora oggi una delle mete turistiche più fotografate.
Dalla Fontana di Trevi ci immergiamo subito nello shopping sfrenato di via del Corso, per poi svoltare a destra su via dei Condotti, sede delle boutiques di alta moda.
Ma subito la bellezza di Piazza di Spagna, della scalinata di Trinità dei Monti e della Fontana della Barcaccia del Bernini catturerà la tua attenzione. Se hai tempo e voglia, e sei appassionato di cultura e tradizione inglese, sul lato sinistro della scalinata potrai visitare la Keats-Shelley House, un piccolo museo dedicato ai poeti romantici britannici e ultima dimora di John Keats, che qui morì nel 1821. E subito dopo, concediti un Thè presso l’antica Babington Tea Room, fondata nel 1893 da due giovani inglesi di buona famiglia per offrire alla comunità anglosassone a Roma una sala da tè e di lettura.
Curiosità: secondo una leggenda popolare, la forma particolare della Fontana della Barcaccia (al centro di Piazza di Spagna) fu ispirata dalla presenza sulla piazza di una barca in secca, portata fin lì dalla piena del Tevere del 1598. “Barcaccia” era chiamata quel tipo di imbarcazione che, nell’antica Roma, veniva usata per il trasporto fluviale di botti di vino e che aveva appunto le fiancate particolarmente basse per facilitare l’imbarco e lo sbarco delle botti.
Siamo alla fine del tour Shopping e Cultura, ma se vuoi puoi fare altri 5 minuti di cammino per visitare Piazza del Popolo, uno dei centri di aggregazione musicale e culturale di Roma: sulla piazza si affacciano le due chiese gemelle, come vengono chiamate Santa Maria dei Miracoli e Santa Maria in Montesanto. Quest’ultima è anche detta “Chiesa degli Artisti”, per la Messa degli Artisti, istituita ufficialmente nel 1951 sotto papa Pio XII e celebrata dalla fine di ottobre alla fine di giugno, ogni domenica con lettore un attore.
A questo punto, per tornare a Stazione Termini, non ti resta che raggiungere in Piazza di Spagna la stazione Metro A, Spagna (Direzione Anagnina – 3 fermate).
E' possibile unire i due tour utilizzando la Metro da e per Stazione Termini! Andata: prendi Metro A, direzione Battistini, e scendi alla stazione Spagna (3 fermate). Alla fine del tour prendi Metro B alla stazione Colosseo, direzione Ionio o Rebibbia e scendi a Termini (2 fermate).
La Roma dei Papi
Basilica S. Pietro, Castel S. Angelo, Piazza Navona, Campo de' Fiori
Il tour della Roma dei Papi è un pò impegnativo (circa 5 km a piedi) ma di grande suggestione e importanza storica. Da Stazione Termini prendi la Metro A, direzione Battistini e scendi alla fermata Ottaviano-S.Pietro (6 fermate). Da qui in pochi minuti ti troverai in territorio dello Stato Vaticano, in Piazza S. Pietro, con lo splendido colonnato di Gian Lorenzo Bernini (progetto del 1657) costituito da 4 colonnati di 284 colonne e 88 pilastri che sorreggono un architrave.
Illusione Ottica: camminando nella piazza, tra le fontane e l’obelisco, si trovano due dischi sulla pavimentazione, recanti la dicitura “centro del colonnato”. Posizionandovi sopra di essi, infatti, le file di colonne “scompaiono” tanto che lo sguardo vedrà una sola fila di colonne.
Da Piazza S. Pietro ci spostiamo a Castel S. Angelo. Nato come mausoleo funebre per l’imperatore Adriano (Mole Adrianorum, 139 d.C) alla fine del 1300 il Castello lega inscindibilmente le sue sorti a quelle dei pontefici: divenendo rifugio nei momenti di pericolo, sede dell’Archivio e il Tesoro Vaticani, e tribunale/prigione. E’ collegato allo Stato del Vaticano attraverso il corridoio fortificato del “passetto”.
Passiamo sull’altra sponda del Tevere percorrendo lo splendido Ponte S. Angelo e dirigiamoci verso Piazza Navona, costruita sullo stadio dell’imperatore Domiziano (85 d.C) adibito ai giochi di atletica (in agonis) e passata nel XIII secolo sotto il controllo del papato. Da questo momento e fino alla fine de 1800, la piazza sarà destinata a sede di giochi acquatici.
Leggenda della Pimpaccia: Olimpia Maidalchini, nota come Donna Olimpia, detta la Pimpaccia dal popolo romano, fu la consigliera e forse amante di papa Innocenzo X. Ambiziosa e assetata di potere ma odiata dal popolo romano, viveva a Palazzo Pamphili in Piazza Navona. Alla morte di Innocienzo X (7 gennaio 1655) impazzì dal dolore e scappò a Viterbo, sua città di origine, su di un carro trainato da quattro cavalli, dopo aver trafugato 2 casse d’oro. La leggenda vuole che, la notte del 7 gennaio, si veda la Pimpaccia attraversare in tutta fretta Ponte Sisto sopra una carrozza e gettarsi nel Tevere, dove la aspettano i diavoli pronti a portarla all’Inferno. Tutto accompagnato da sonore risate rivolte al popolo romano che mai la amò.
Prima di immergerci nello storico e popolare Campo de’ Fiori passiamo davanti alla statua del Pasquino, la più importante statua parlante di Roma. Tra il XVI ed il XIX secolo al collo della statua si appendevano nella notte fogli contenenti satire in versi anonimi, dirette a farsi beffe di personaggi pubblici e dei papi; erano le cosiddette “pasquinate”, dalle quali emergeva, non senza un certo spirito di sfida, il malumore popolare nei confronti del potere corrotto.
Arriviamo quindi a Campo de’ Fiori: fino al Quattrocento la piazza non esisteva e al suo posto vi era un prato fiorito con alcuni orti coltivati, da cui il nome. In Campo de’ Fiori avevano luogo le esecuzioni capitali e le punizioni con tratti di corda. Qui fu arso vivo filosofo e frate domenicano Giordano Bruno, accusato di eresia (17 febbraio 1600) esecuzione ricordata da una statua commemorativa. Dal 1869 la piazza è sede di un vivace e pittoresco mercato dall’atmosfera popolare.
Ci dirigiamo in pochi minuti in Piazza della Rotonda per visitare il Pantheon, costruito nel 27 a.C come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future fu fatto ricostruire dall’imperatore Adriano dopo gli incendi che devastarono Roma. A quasi due millenni dalla sua costruzione, la cupola del Pantheon è ancora oggi una delle cupole più grandi di tutto il mondo e nello specifico la più grande costruita in calcestruzzo romano.
Siamo quasi alla fine del nostro tour; ma prima di dirigerci verso Piazza di Spagna per prendere la Metro A direzione Termini, possiamo concederci una piccola deviazione nella chiesa di S. Luigi dei Francesi per ammirare la Cappella Contarelli che ospita il ciclo pittorico su San Matteo realizzato da Caravaggio. La cappella, ultima nella navata sinistra entrando nella chiesa, è di modesta dimensione, sopra l’altare vi è San Matteo e l’angelo, sul lato destro il Martirio di San Matteo e su quello sinistro la Vocazione di san Matteo.
Ci siamo, puntando il navigatore verso Piazza di Spagna spunteremo a via del Corso, da un lato di Piazza Montecitorio e se avete ancora tempo e forza potrete dedicarvi allo shopping prima di rientrare in metro.