Ninfa e dintorni

Il Giardino di Ninfa

Il Giardino di Ninfa è un monumento naturale della Repubblica Italiana situato nel territorio del comune di Cisterna di Latina. Si tratta di un tipico giardino all’inglese, fondato nel 1921 nell’area della scomparsa cittadina medioevale di Ninfa, di cui oggi rimangono soltanto diversi ruderi restaurati durante la creazione del giardino.

Durante il periodo di massimo splendore, nel XIV secolo, Ninfa era una città di oltre centocinquanta case munite di solaio e granaio, circa quattordici chiese e poi strade, mulini, ponti, due ospedali, un castello e un municipio. La città era difesa da una cinta muraria della lunghezza di circa 1400 metri intervallata da almeno undici torri, anche se probabilmente erano molte di più.

Il giardino, della grandezza di otto ettari, fiorisce in questo ambiente fatato e si sviluppa intorno ruderi e monumenti dell’antica città completamente ristrutturati. Ospita al suo interno oltre un migliaio di piante diverse ed è attraversato da numerosi ruscelli d’irrigazione oltre che dal fiume Ninfa. Nei pressi della chiesa di San Giovanni è possibile osservare un noce americano, diversi meli ornamentali, un acero giapponese a foglia rosa, un faggio rosso, un acero a foglie bianche e un pino a foglie di color argento.

Grazie alla sua particolare conformazione e posizione è inserita all’interno di un’Oasi WWF e negli anni è divenuta meta di migrazione per numerosi uccelli, tra cui rapaci, pavoncelle e aironi.

Sermoneta

Sermoneta è senza dubbio uno dei borghi più belli del Lazio, dove il tempo sembra essersi fermato. Avvolta in un atmosfera unica e suggestiva, Sermoneta ti offre il suo splendido centro storico ma soprattutto Castello Caetani, una struttura difensiva risalente al XIII secolo completamente intatta, che mostra la sua bellezza attraverso la magnificenza delle mura esterne e le spettacolari sale interne, decorate con degli splendidi affreschi del pittore Girolamo Siciolante, poi ribattezzato il Sermoneta.

Passeggiando per le vie del centro si può osservare a splendida Sinagoga Ebraica risalente al XII secolo, la Loggia dei Mercanti, un complesso di arcate realizzati nel XV secolo per ospitare il mercato e gli affari pubblici della città e la splendida Cattedrale di Santa Maria, ubicata nell’omonima piazza all’interno del centro storico del borgo. Eretta nel XII secolo sui resti di un antico tempio, la cattedrale presenta uno stile tipicamente romanico ed è caratterizzata da un maestoso campanile alto 24 metri, decorato con mattoni e ceramiche pregiate.

Se volete assaporare la bellezza del territorio passeggiando nella natura visitate il Convento di San Francesco un maestoso complesso situato al termine di un percorso panoramico. Il convento è facilmente raggiungibile da Sermoneta percorrendo la via di San Francesco, attraverso un itinerario di circa un chilometro.

L'Abbazia di Valvisciolo

L’Abbazia di Valvisciolo si trova in provincia di Latina, fra Sermoneta e l’oasi di Ninfa.

Situata ai piedi del monte Corvino, l’abbazia si affaccia su una piccola valle detta “dell’usignolo”. Il nome del complesso monastico sembrerebbe derivare dalla suddetta valle (vallis lusciniae) o dalle Visciole, una varietà di ciliegie selvatiche che qui crescono.

La tradizione vuole che questa abbazia sia stata fondata nel VIII secolo da monaci greci e sia stata occupata e restaurata dai Templari nel XIII secolo. Quando nel XIV secolo questo ordine venne disciolto subentrarono i Cistercensi che tutt’ora vi abitano.

La presenza dei Templari ha reso l’abbazia un luogo di misteri e leggende. Si narra che nel 1314, quando venne posto al rogo l’ultimo Gran Maestro Templare, Jacques de Molay gli architravi delle chiese si spezzarono. Ancora oggi, osservando attentamente l’architrave del portale principale dell’abbazia, si riesce a intravedere una crepa.

Gli indizi della presenza Templare sono costituiti da alcune caratteristiche croci: nel primo gradone del pavimento della chiesa, nel soffitto del chiostro e quella più famosa di tutte scolpita nella parte sinistra dell’occhio centrale del rosone, venuta alla luce nei restauri di inizio secolo. In tempi recenti, sul lato occidentale del chiostro, abbattendo un muro posticcio, è venuto alla luce il quadrato Magico del Sator, un’ iscrizione latina composta da cinque parole che formano un palindromo (una sequenza di caratteri che letta al contrario rimane invariata): SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS, con la variante, sinora un unicum, che le venticinque lettere sono disposte in cinque anelli circolari concentrici, ognuno dei quali diviso in cinque settori, in modo da formare una figura simile ad un bersaglio.

L’Abbazia di Valvisciolo si compone della Chiesa, della Sala Capitolare, del Refettorio e del Chiostro, che rappresenta il centro del complesso e la parte più elegante di Valvisciolo. All’intero del complesso abbaziale vi è un piccolo negozio dove è possibile acquistare prodotti tipici biologici, realizzati direttamente dai monaci come miele, liquori, caramelle, pollini e pappa reale.